Rifunzionalizzazione di una parte dell’ex Mattatoio di via Sardegna a Fiumarella destinandolo a “Casa famiglia per cani” e “Gattile”. Questo il nuovo progetto avviato dall’Amministrazione per dare una risposta definita ad un problema che si trascina da sempre nella città del Capo. Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori di bonifica dell’immobile, eseguiti dalla ditta “Antium Costruzioni”. Prevista la realizzazione di 9 box per cani di grossa taglia e 3 box modulari, all’interno di un’oasi verde. Stessa cosa varrà per il gattile, con la previsione di un’area di sgambettamento e riparo. Nelle previsioni, si potrà creare anche un’oasi felina.
“Un altro punto del nostro programma elettorale che trova attuazione – ha detto il sindaco Pippo Midili -. Una ulteriore forma di attenzione che l’Amministrazione intende dare ai quattro zampe, nell’ottica di limitare il randagismo, fenomeno che grava sulle casse comunali, a seguito degli interventi di recupero degli animali che necessitano di cure. Infatti sono oneri per l’ente anche il trasporto presso l’Università di Messina il cui servizio veterinario è convenzionato con il Comune di Milazzo”.
Ed in effetti l’intervento, oltre a riqualificare un edificio da anni aggredito dal degrado e invaso dalle sterpaglie, peraltro mai utilizzato per le finalità per le quali era stato costruito, consentirà di dare un contributo notevole anche alle tante associazioni animaliste presenti sul territorio. Un contributo che il Comune mamertino non ha mai fatto mancare negli ultimi tempi come dimostrano i dati. Nel 2023 sono stati salvati dalla strada trenta cani e sessanta gatti, tutti opportunamente sterilizzati, mentre nel 2024 e ovviamente il dato è provvisorio, già sono quindici i cani e venti gatti recuperati dalla strada, in seguito a segnalazioni o durante il servizio da parte dei vigili urbani della sezione che si occupa di randagismo. Nell’ultimo biennio sono stati dati in adozione ben 30 cani e un centinaio di gatti. In questo momento il Comune di Milazzo accudisce un cane da dare in adozione, mentre altri 18 sono presso il canile “Millemusi”. La presenza di un “rifugio”, che a differenza del canile, prevede una permanenza limitata dell’animale permetterà sicuramente una miglior gestione dei cani che, dopo essere stati opportunamente curati e sterilizzati comunque potranno essere adottati.